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event12 novembre nest_clock_farsight_analog11:00-11:25 pin_drop Hall #7 language Italiano

Tra il dire e il fare: come il turismo enogastronomico può diventare un driver strategico sia per i territori, sia per gli operatori

Una cassetta per gli attrezzi divisa in due parti distinte ma correlate tra loro. Perché solo dalla collaborazione tra governance e imprese si può costruire un vero prodotto turistico enogastronomico, competitivo, vendibile e comunicabile.

Nella prima parte risponderemo alla domanda che tutti si pongono: Come si costruisce una destinazione enogastronomica?
Il turismo enogastronomico, infatti, è in grande crescita, sia nel mondo sia nel nostro Paese, ed è diventato l’obiettivo di sviluppo di molti territori. L’Italia, con 856 riconoscimenti, 528 relativo al vino e 328 al food (XXII Rapporto Ismea-Qualivita) è il Paese con il maggior numero di prodotti DOP IGP STG al mondo. Ma l’enorme ricchezza di prodotti, vini, piatti tipici e “food expertise” (cit. Ipsos dalla ricerca Be Italy) che ci viene riconosciuta nel mondo, da sola non basta per creare una vera destinazione turistica intorno a un’eccellenza. Il percorso è molto più complesso e necessita di una strategia basata su dati, visione, analisi, coinvolgimento e cooperazione degli operatori, creazione di prodotti turistici, eventi, approccio sostenibile, utilizzo delle più moderne tecnologie, distribuzione e promozione, anche e soprattutto digitale. Dai Consorzi alle numerose Strade del Gusto, dai piccoli Comuni alle Destinazioni più ampie, è possibile migliorare la nostra offerta turistica. Come? Lo spiegheremo in una vera e propria cassetta degli attrezzi con Bruno Bertero, direttore generale dell’ Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e dell’associazione dei Paesaggi vitivinicoli dell’Unesco, che interesserà sia chi ha ruoli di governance che gli operatori.

Nella seconda parte, Annalisa Romeo e Alex Bianchi spiegheranno come costruire prima, e comunicare poi, le esperienze enogastronomiche.
“Attraversa sulle strisce: la necessità dell’innovazione e la forza della tradizione per esperienze turistiche di successo” è il titolo del loro intervento.
Piccole e medie imprese, custodi di identità, saperi e visioni uniche, generano valore turistico solo sanno trasformarsi in prodotti di esperienza per la destinazione. Le esperienze enogastronomiche, però, rischiano l’omologazione se non riescono a far emergere i tratti distintivi che legano il prodotto al suo contesto, tanto nella creazione dell’offerta quanto nella comunicazione. In questo scenario, l’intelligenza artificiale diventa uno strumento imprescindibile: non un sostituto della creatività, ma un motore di supporto e stimolo capace di amplificarla. Una vera e propria cassetta degli attrezzi, arricchita da case history, per costruire e comunicare esperienze enogastronomiche: dal radicamento nell’identità locale all’uso di format innovativi, fino alle opportunità offerte dall’AI. Un appuntamento pensato per operatori, imprese e territori che vogliono fare dell’ospitalità esperienziale un vantaggio competitivo.

SPEAKER